venerdì 21 maggio 2010

BAT MANIA

E' scoppiata la Bat mania.
Tutti vorrebbero un pipistrello per amico, incontri, articoli sul giornale e in rete hanno fatto conoscere ai più il ruolo di sterminatore di zanzare dei chirotteri e in molti mi chiedono dove reperire o come costruire una bat box è cioè una cassetta nido atta a ospitare uno o più pipistrelli. Ecco il mio contributo.


I Chirotteri

La parola Chiroptera deriva dal greco cheir (mano) e pteron (ala). Sono mammiferi antichissimi: allattano i loro piccoli e la loro cute è ricoperta di pelo; anziché camminare e correre, volano, grazie a una speciale modificazione di mano e braccio trasformati in ala. Hanno occhi piccoli e vista limitata, il loro udito invece è molto sviluppato. Mentre volano emettono degli ultrasuoni che, rimbalzando contro gli oggetti che incontrano, provocano un'eco permettendo loro così di individuare gli ostacoli. L'ala del pipistrello è diversa da quella di un uccello, infatti è costituita da una sottile membrana simile alla pelle. Il patagio (le ossa della mano e delle dita) è costituito da un sottile strato di vasi sanguigni e filamenti elastici tra due strati di pelle. Di giorno si riposano nelle fessure dei muri, nelle cavità degli alberi e nelle grotte mentre di notte vanno a caccia di cibo.
Molte specie di Pipistrelli (soprattutto del gruppo dei microchirotteri) si nutrono di insetti ma ne esistono altre (i megachirotteri) che mangiano polline, nettare, frutta. I pipistrelli italiani predano insetti, eliminando, così, tanti insetti nocivi all'uomo. Un singolo pipistrello, ad esempio, può in una sola notte mangiare fino a 2000 zanzare.
In inverno i pipistrelli vanno in letargo in gruppo, rallentano tutte le attività corporee, incluso la frequenza respiratoria e il battito cardiaco, consumando così poca energia e sopravvivendo grazie alle riserve di grasso corporeo accumulate nella bella stagione. Con l'arrivo della primavera, cessa la fase di letargo: le femmine, dopo un certo tempo, si radunano in rifugi ove, tra giugno e luglio, danno alla luce i piccoli (in genere uno solo). Dopo poche settimane, i piccoli sanno già volare e vanno subito a caccia d'insetti.
Dunque, altro che piastrine e zampironi! Meglio costruire una bat-box casetta nido, per pipistrelli per ospitarne uno che provveda con la sua fame a far fuori le zanzare. Meglio chiarire subito che i pipistrelli non elimineranno mai definitivamente le zanzare ma che sono in grado di tenere sotto controllo la popolazione.

Progetto per costruire una bat box
Nel modello complesso è previsto lo sportello apribile sul fronte per l'ispezione interna, questo proposto è un modello semplificato.
Materiali necessari:
2 listelli di 40x4x2.5 cm.
1 listello di 48x4x2.5 cm.
1 tavola di 33x48x1.5 cm. fittamente incisa su un lato
1 tavola di 10x48x1.5 cm. fittamente incisa su un lato
1 tavola di 60x48x1.5 cm. fittamente incisa su un lato
1 tavola di 8x48x2.5 cm



Le incisioni sulle 3 tavole servono ad aiutare i pipistrelli a far presa con le unghiette sul legno: si possono fare anche solo strisciando la punta di un chiodo, o martellando uno scalpello con la punta piatta sul legno, si può ovviare anche applicando una rete a maglie piccole (mm 0,5 x 0,5 o mm 10x10) di plastica o di ferro zincato. Se si usano delle viti per esterno al posto dei chiodi la bat box avrà vita più lunga.
Altre info sul sito dell'Università degli Studi di Firenze


Indicazioni per l’installazione delle bat box


Posizionamento

Il successo delle nostre Bat Box dipenderà in larga misura da dove e da come saranno installate. E’ importante che la loro posizione possa piacere ai nuovi inquilini, ma anche che la Bat Box possa essere facilmente individuata dai pipistrelli. Quelle situate in luoghi freschi sono preferite dai maschi, mentre quelle calde (meglio se esposte a SW) sono preferite dalle colonie di femmine adulte. Comunque le Bat Box devono essere poste ad almeno 4 m di altezza perché i pipistrelli le ritengano più sicure dall'attacco dei predatori. Meglio se sono vicine a degli alberi, purché questi non impediscano ai pipistrelli un facile ingresso in volo, o sugli alberi stessi, purché i rami e le fronde non le coprano impedendone anche l’intercettazione. Se vengono posizionate appena sotto il culmine del tetto, in modo che siano riparate meglio dalla pioggia, potranno resistere per un maggior numero di anni. Da tenere presente che le cassette montate su superfici di metallo non sono mai state colonizzate e che le Bat Box non devono essere illuminate da forti luci durante la notte.
Il poco guano che si può raccogliere sotto la Bat Box è inodore e facilmente rimovibile in quanto costituito da materiale secco (la chitina che costituisce l’esoscheletro degli Insetti) e può essere utilizzato come ottimo fertilizzante naturale una volta disciolto nell’acqua.

Competitori e predatori

E’ possibile che la Bat Box venga occupata dalle vespe prima che dai pipistrelli. In tal caso i nidi di vespe vanno rimossi a fine inverno o comunque all’inizio della primavera, prima dell’arrivo dei pipistrelli. Le cassette montate sugli edifici, rispetto a quelle montate sugli alberi, forniscono una maggiore protezione nei confronti dei predatori (ad es. ghiri, ratti, faine, serpenti), perché sono da questi più difficilmente raggiungibili.

Tempistica


Le cassette nido per Chirotteri possono essere istallate in qualsiasi periodo dell’anno, ma la colonizzazione sarà più probabile se vengono posizionate all’inizio della primavera. L’attività dei pipistrelli è legata alle stagioni e occorre tenere presente che:
- d'inverno tutti i pipistrelli vanno in letargo in luoghi freddi e termicamente stabili (grotte o cantine); - in primavera-estate frequentano grotte, alberi o edifici (e Bat Box) a seconda della specie;
- durante la buona stagione, i maschi si rifugiano da soli o in piccoli gruppi, mentre le femmine si riuniscono a formare colonie riproduttive formate da molti individui (da decine a centinaia secondo la specie).

É bene sottolineare che sono sempre i pipistrelli a scegliere il loro rifugio e che non è proprio possibile trasferirli forzatamente nelle bat box. Anzi, rammentiamo che la legge li protegge rigidamente e vieta anche di manipolarli, se non dietro rilascio di specifici permessi accordati solo per documentati motivi di studio!

mercoledì 12 maggio 2010

Pipistrelli contro le zanzare.

Non sono velenosi, non si impigliano nei capelli, la loro urina non fa diventare calvi, non sono assetati di sangue, è vero però che mangiano fino a duemila zanzare a notte.
Sono i chirotteri meglio conosciuti come pipistrelli, i mammiferi volanti e di loro si fa un gran parlare in questi ultimi tempi e perché sono sempre più rari e per questa loro abitudine notturna di divorare zanzare, tanto che più di qualche comune in Italia ha deciso di distribuire ai cittadini che ne fanno richiesta delle bat house ovvero delle cassette nido atte a favorire l’insediamento e la nidificazione di questa specie al fine di incentivare la lotta biologica ai fastidiosissimi insetti.

Ed è proprio di pipistrelli che si parlerà sabato 15 maggio ’10 nel suggestivo scenario di S. Basilio dove è presente una colonia di questi animali, nell’ambito delle “Serate Natura” patrocinate dall’Ente Parco Regionale Veneto del Delta del Po in collaborazione con Aqua settore studi e ricerca ambientale.
La serata avrà inizio alle 19,00 nello spazio all’aperto antistante la chiesa romanica di S. Basilio con una proiezioni di immagini delle varie specie presenti nel nostro territorio. Eddi Boschetti presidente della sezione provinciale del WWF illustrerà la biologia delle specie, le problematiche e darà indicazioni su l’utilizzo e la costruzione delle bat house o dove poterle reperire, sarà presente anche Claudio Vallarini che da qualche anno segue uno studio sullo colonie di pipistrelli presenti in Alto Polesine e in particolare nella zona di Badia Polesine. Dopo un bat – aperitivo offerto dall’Erboristeria “Efedra” di Adria, si potrà seguire una visita guidata alla chiesetta romanica in attesa del momento clou della serata in cui i pipistrelli faranno la loro comparsa e tramite un bat detectors si potranno udire gli affascinanti suoni emessi da questi sorprendenti e meravigliosi animali notturni.
E’ infatti noto come i pipistrelli, negli ultimi 60 milioni di anni, durante i loro voli notturni alla ricerca di cibo, abbiano sviluppato un sistema di navigazione che supera qualsiasi altro già prodotto dalla tecnologia moderna.
Essi lanciano segnali a frequenze ultrasoniche (solitamente superiori a 20 kHz), e possono individuare gli echi provenienti dagli oggetti intorno a loro ed interpretarli come “immagini suono”. Il sistema è così sofisticato che permette ai pipistrelli di volare al buio a grande velocità evitando tutti gli ostacoli sul percorso, e possono rilevare persino insetti molto piccoli distanti parecchi metri. I rilevatori di pipistrelli (bat detectors) sono strumenti in grado di trasformare gli ultrasuoni emessi dai pipistrelli, troppo acuti per essere uditi dall’orecchio umano, in suoni udibili, questi suoni sono affascinanti, variano dai ticchettii agli schiocchi, dai bisbigli ai trilli, fino ad armonie simili ai canti degli uccelli.
La partecipazione alla serata è libera e gratuita, chi vorrà invece soffermarsi con i relatori ed altri appassionati la serata proseguirà con una cena a prezzo concordato (a carico dei partecipanti) nella locale trattoria, in questo caso è richiesta la prenotazione al 0426 662304 (Aqua srl).