martedì 30 giugno 2020

Pensieri in gabbia.

Di Renzo Padoan, e alle sue parole ho voluto aggiungere delle immagini.

Io sono il GRANDE PO


Io sono il fiume Po e chiedo rispetto da tutti voi che vivete ai miei fianchi,
ripetete che il fiume è una fogna
non dite che sono stato inquinato
da voi e non indicate i colpevoli noti per non disturbare chi deve produrre
come fosse l'unico modo per farlo.



Sono stato imbrigliato, lordato saccheggiato, defraudato, deviato, impoverito, sbarrato, accusato,deriso elevandomi a Dio Po dei Celti.
Destinato ad essere confine di una padania post secessione nata dalla mente di druidi da operetta.


Io voglio ed esigo rispetto da tutti,
sono un fiume italiano, il più grande!!
Nei secoli popoli e culture sono nate attorno a me ed alle mie acque,
ho sfamato villaggi e città con i pesci che nuotavano nel mio letto per secoli e secoli ora spariti, estinti,
ora abbondano i siluri e le nutrie al posto delle anguille, del luccio

e dello Storione cobice.


Ho visto nascere l'agricoltura
e morire la civiltà contadina,

ho visto la rivoluzione industriale e le sue conseguenze sull'ambiente e su di me,
ho udito voci di eserciti invasori, e fughe disordinate di soldati vinti.
Ho udito racconti di miti e visto riti propiziatori per scongiurare alluvioni.
Ho visto costruire chiese e campanili,
bombardare ponti di ferro
e costruire ponti di barche.

Ho dato accoglienza a briganti,
eserciti, combattenti ed amanti,
ho dissetato uomini asini e cavalli, maiali e buoi, buoni e cattivi,
prati e boschi, pascoli e risaie,
campi di grano, papaveri, vigneti,frutteti, canapa, capre e cavoli.

Ho sfamato famiglie di pescatori,
ho mosso mulini
e trasportato cose,
ho annegato persone, perché non mi avevan rispettato, però i pioppi
ed i miei salici sulle rive han pianto.
Ho lavato il sangue delle battaglie
e delle lenzuola delle giovani spose dopo la prima notte.

Nelle mie golene son nati uccelli e bambini.

Ho percorso centinaia di chilometri
per arrivare dalle Alpi e l'Appennino,







ho coperto civiltà conservandone
traccia sotto il fango delle alluvioni,
ho costruito una pianura fertile
e con i sette miei rami ho partorito
il Delta, un territorio nato dal mio
incessante lavoro di rubare ai monti per donare sabbia al mare.



Continuerò a farlo, costruendo,
giorno per giorno, contendendo spazio
al mare, in una lotta che non avrà fine .
Ho avuto amplessi con l’Adriatico
seguendo le maree.
Ho avuto piene che preoccupavano e terrorizzavano le genti
e secche da far emergere spiagge per dar ristoro.

Io sono Eridano caro ai greci

ed agli dei dell'Olimpo e chiedo rispetto agli uomini come lo hanno tutti gli animali che vivono con me.



Testo di Renzo Padoan
Foto di: Fabrizia Burgato, Dimer Manzolli, Angela Bellini, Nicola Donà, altre tratte dal WEB
.
https://www.facebook.com/renzo.padoan/media_set?set=a.3686034434756559&type=3


giovedì 18 giugno 2020

E a giro come un pampano

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Un capitolo del film Oci lustri, il video è stato girato da Burgato Maurizio nel Delta del Po comune di Porto Tolle, Rovigo,