giovedì 19 novembre 2020

Birdwathin winter

 

Per l’avifauna, il Delta del Po, è un aeroporto naturale. In ogni stagione arrivano, sostano e ripartono centinaia di specie di uccelli. Durante l’inverno, negli specchi d’acqua di valli, lagune e golene si concentrano  migliaia di uccelli acquatici  provenienti dal Nord, Nord- Est europeo. Anatre, svassi, smerghi, strolaghe. I “fangaioli”, dalle lunghe zampe e strani becchi ricurvi, adatti pascolare nel …. fango. Piccoli e rari passeriformi che fuggono dal freddo. E poi quelli che si trovano bene tutto l’anno, i fenicotteri, gli aironi e tanti altri. Meraviglioso osservarli nel loro ambiente naturale.  Uno spettacolo unico, magico Delta.






venerdì 6 novembre 2020

Momenti nel Delta

 Della serie: "Tramonti nel Delta  del Po e Fenicotteri".


Foto di Gabriele Trento

sabato 24 ottobre 2020

Momenti nel Delta.

 Della serie: "tramonti nel Delta  del Po e Fenicotteri". Fotoritaglio.



Foto originale di Gastone Rino Dissette, Rosolina (RO)





 




lunedì 19 ottobre 2020

A'chisica 2007, caro Papà

A'chisica, intercalare dialettale tipico di Taglio di Po, da interpretare in base al discorso come: Così (vieni, fai, chiami, dire, fare baciare lettere e testamento) così è, cosi come, altrimenti che. A'chisca non rompi più i maro.... ecc..... A'chisica che mi è venuto in mano questo opuscolo del 2007. Non servono altre parole. Un bacio a Martina e Mattia.







giovedì 17 settembre 2020

Buon compleanno Delta


         1604 - 2020, i 416 anni del Delta del Po, buon compleanno. 
                                    Eventi e approfondimenti.


Approfondimento, clicca qui.








martedì 25 agosto 2020

It,inerari nel Delta del Po

Escursione in bicicletta nel Delta del Po, nell’Isola di Adria, tra il Po della Donzella e il Po di Goro nel Polesine dei sospiri. Un’avventura tutta da vivere.


Info e prenotazioni:

https://adria.italiani.it/scopricitta/escursione-in-bicicletta-nel-delta-po-una-pedalata-al-tramonto/


domenica 23 agosto 2020

giovedì 16 luglio 2020

Se l'Europa difenderà davvero la biodiversità.

La biodiversità la troviamo nel piatto: è nella varietà di cibi vegetali e animali che compone sia la ricchissima cucina regionale italiana, sia le esotiche ricette con prodotti resi disponibili ovunque dal commercio globale. Ma questa varietà alimentare potrebbe subire un duro colpo proprio a causa delle modalità di produzione: un’agricoltura e un allevamento industriali sempre più standardizzati e basati sulla chimica di sintesi o su organismi geneticamente modificati, e una pesca indiscriminata che porta le specie ittiche all’estinzione. Per ridurre questi rischi l’Unione Europea, in linea con il Green Deal ha fatto bene a varare una strategia per la difesa della biodiversità intimamente connessa con una strategia agroalimentare “dalla fattoria alla forchetta”, o se preferite dal produttore al consumatore, per un sistema alimentare sano e rispettoso dell’ambiente. Biodiversità è l’insieme della vita sulla terra: ovvero l’uomo più circa 10 milioni di specie viventi stimate, perché non le conosciamo nemmeno tutte. La biodiversità è fondamentale perché ci permette di vivere! Alcune specie producono l’ossigeno dell’aria che respiriamo, altre il cibo che mangiamo e le materie prime, altre ancora depurano i rifiuti. Ogni giorno incontriamo biodiversità: da una gallina a un pomodoro. E poi c’è quella meno visibile, nella vita batterica che alberga dentro il nostro intestino o nel suolo e permette la nutrizione delle piante o ci off re nuovi farmaci. Per capire quanto sia importante la biodiversità, pensate all’idea di abitare su Marte, un pianeta privo di vita. La piccola colonia umana dovrebbe vivere praticamente dentro una bolla di plastica dove bisognerà importare per forza un po’ di vita dalla Terra: insalate? cavoli? Solo un orticello marziano permetterebbe di produrre un minimo di cibo. E allora è chiaro: non possiamo sterminare la biodiversità. Se accadesse subiremmo anche noi gravi conseguenze. Eppure stiamo causando la sesta estinzione di massa. Tutte le attività che l’uomo ha sviluppato, in particolare negli ultimi cento anni, hanno degradato gli ambienti naturali. Migliaia di specie si sono già estinte sotto i colpi della deforestazione, dei pesticidi, dell’inquinamento e dei cambiamenti climatici: in molti casi non ce ne accorgiamo perché si tratta di specie poco appariscenti, ma continuando a scherzare con la natura, un po’ come una roulette russa, a breve inizieranno ad estinguersi anche specie fondamentali per la nostra sopravvivenza con effetti irreversibili. La strategia europea per la biodiversità propone quindi entro il 2030 da un lato di ridare naturalità ad ambienti compromessi, piantare miliardi di alberi ed estendere le aree protette al 30 per cento della superficie europea di terra e di mare, dall’altro di promuovere l’agricoltura biologica almeno sul 25 per cento dei terreni agricoli, riducendo del 50 per cento l’uso di fitofarmaci, del 20 per cento l’uso di fertilizzanti, del 50 per cento le vendite di antibiotici utilizzati per gli animali d’allevamento e l’acquacoltura. E indica pure che tutto questo sia più verifi cabile da parte dei cittadini attraverso una migliore etichettatura dei prodotti. Speriamo non siano solo parole sulla carta.

Di Luca Mercalli

Tratto da: consumatori e responsabilità. Il mensile dei soci COOP

martedì 30 giugno 2020

Pensieri in gabbia.

Di Renzo Padoan, e alle sue parole ho voluto aggiungere delle immagini.

Io sono il GRANDE PO


Io sono il fiume Po e chiedo rispetto da tutti voi che vivete ai miei fianchi,
ripetete che il fiume è una fogna
non dite che sono stato inquinato
da voi e non indicate i colpevoli noti per non disturbare chi deve produrre
come fosse l'unico modo per farlo.



Sono stato imbrigliato, lordato saccheggiato, defraudato, deviato, impoverito, sbarrato, accusato,deriso elevandomi a Dio Po dei Celti.
Destinato ad essere confine di una padania post secessione nata dalla mente di druidi da operetta.


Io voglio ed esigo rispetto da tutti,
sono un fiume italiano, il più grande!!
Nei secoli popoli e culture sono nate attorno a me ed alle mie acque,
ho sfamato villaggi e città con i pesci che nuotavano nel mio letto per secoli e secoli ora spariti, estinti,
ora abbondano i siluri e le nutrie al posto delle anguille, del luccio

e dello Storione cobice.


Ho visto nascere l'agricoltura
e morire la civiltà contadina,

ho visto la rivoluzione industriale e le sue conseguenze sull'ambiente e su di me,
ho udito voci di eserciti invasori, e fughe disordinate di soldati vinti.
Ho udito racconti di miti e visto riti propiziatori per scongiurare alluvioni.
Ho visto costruire chiese e campanili,
bombardare ponti di ferro
e costruire ponti di barche.

Ho dato accoglienza a briganti,
eserciti, combattenti ed amanti,
ho dissetato uomini asini e cavalli, maiali e buoi, buoni e cattivi,
prati e boschi, pascoli e risaie,
campi di grano, papaveri, vigneti,frutteti, canapa, capre e cavoli.

Ho sfamato famiglie di pescatori,
ho mosso mulini
e trasportato cose,
ho annegato persone, perché non mi avevan rispettato, però i pioppi
ed i miei salici sulle rive han pianto.
Ho lavato il sangue delle battaglie
e delle lenzuola delle giovani spose dopo la prima notte.

Nelle mie golene son nati uccelli e bambini.

Ho percorso centinaia di chilometri
per arrivare dalle Alpi e l'Appennino,







ho coperto civiltà conservandone
traccia sotto il fango delle alluvioni,
ho costruito una pianura fertile
e con i sette miei rami ho partorito
il Delta, un territorio nato dal mio
incessante lavoro di rubare ai monti per donare sabbia al mare.



Continuerò a farlo, costruendo,
giorno per giorno, contendendo spazio
al mare, in una lotta che non avrà fine .
Ho avuto amplessi con l’Adriatico
seguendo le maree.
Ho avuto piene che preoccupavano e terrorizzavano le genti
e secche da far emergere spiagge per dar ristoro.

Io sono Eridano caro ai greci

ed agli dei dell'Olimpo e chiedo rispetto agli uomini come lo hanno tutti gli animali che vivono con me.



Testo di Renzo Padoan
Foto di: Fabrizia Burgato, Dimer Manzolli, Angela Bellini, Nicola Donà, altre tratte dal WEB
.
https://www.facebook.com/renzo.padoan/media_set?set=a.3686034434756559&type=3


giovedì 18 giugno 2020

E a giro come un pampano

Risultati di ricerca

Risultati web

Un capitolo del film Oci lustri, il video è stato girato da Burgato Maurizio nel Delta del Po comune di Porto Tolle, Rovigo,

giovedì 12 marzo 2020

STOP AL POLISTIROLO



STOP al POLISTIROLO come materiale per il settore ittico, serve una alternativa!


Riccardo Mancin ha lanciato questa petizione e l'ha diretta a Sergio Costa (Ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare) e a 7 altri/altre.



E' sotto gli occhi di tutti che il polistirolo rappresenti un problema la cui gravità impone una azione concreta di contrasto e risoluzione.

Su tutta la costa italiana, isole comprese, si riversano ormai da anni tonnellate di polistirolo, il materiale di cui sono composti i contenitori utilizzati dai pescatori per mantenere il pescato fresco ad una temperatura ideale.

Galleggia in quanto molto leggero e ad ogni mareggiata finisce sulle spiagge, dove l'azione degli agenti atmosferici ed il passare del tempo lo deteriorano fino al punto di disgregarsi in particelle minuscole, della grandezza di un granello. L'impatto è devastante, sia per l'ambiente (servono svariate decine di anni per la decomposizione totale) che per la fauna; di riflesso anche per l'uomo in quanto i piccoli frammenti vengono facilmente ingeriti da uccelli e pescientrando nella catena alimentare umana.

E' giunta l'ora di dire basta al polistirolo, il materiale tra i più presenti nei mari e nelle spiagge insieme alla plastica. Per il settore ittico urge un materiale alternativo, ecocompatibile e che segni finalmente una vera svolta! Ne va della salute nostra, dei nostri figli e del nostro pianeta!

Firma la petizione












sabato 8 febbraio 2020

Delta del Po "Chicche di ornitologia" Aquila imperiale

Ancora un avvistamento di Aquila imperiale nel Delta del Po, quasi un omaggio a questa importante area MAB patrimonio dell'umanità.


Foto Roberto Sauli,  febbraio 2020.

Giusto per capirne qualcosa in più della specie, ma anche per incominciare a porsi qualche domanda in più a riguardo dei cambiamenti climatici.



In verde l'areale di nidificazione, in blu l'areale di svernamento.

Delta del Po "In bicicletta al chiar di luna".

"Hai voluto la bicicletta? Adesso pedala"
.....  in compagnia, beati, tranquilli e coccolati dallo staff di Delta Po Experience.

Ecco i dettagli, salva le date.









sabato 1 febbraio 2020

Chicche di ornitologia nel Delta del Po


Una delle tante "vedette" del Delta Bruno Biscuolo segnala una delle tante chicche ornitologiche del nostro Magico Delta, il Forapaglie castagnolo.

Specie con distribuzione mediterranea e balcanico-danubiana molto rara e localizzata come nidificante in Italia. Forapaglie castagnolo (Acrocephaltrs melanopogor),nidifica localmente nell'area circum-mediterranea, lungo il Danubio e nella parte meridionale dell'ex Unione Sovietica, lungo il Volga e il Don. Questa specie è prevalentemente sedentaria nelle principali zone umide costiere mediterranee e migratrice nella parte nordorientale del suo areale distributivo. L'areale di svernamento del Forapaglie castagnolo è vincolato al limite del fisoterma di gennaio superiore ai 4° C, entro il quale la specie ricerca specchi d'acqua liberi dal ghiaccio in cui alimentarsi. Sono segnalate osservazioni occasionali oltre questo limite, nel Delta del Danubio, che non rappresenta però, un sito regolare di svernamento (Cramp, 1992).In Italia la specie è presente in modo discontinuo soprattutto nelle zone palustri della Pianura Padana orientale e della Toscana, mentre risulta quasi assente dalla Sardegna e dalla Sicilia. Le popolazioni orientali sono migratrici, mentre quelle più occidentali appaiono più stanziali.

Ph. Bruno Biscuolo, Delta del Po

Ciclovie e cicloturismo Adria e Delta del Po.