lunedì 24 dicembre 2012

Orata al sale

E' la vigilia di Natale che con i miei carissimi mi ritrovo da sempre per scambiare auguri e festività.
Tra bibarasse, cozze del  Delta, pasticcio di pesce, anguilla ai ferri et cetra, ho inserito questa meravigliosa orata di 1122 grammi.
Preparazione: la regola vuole che si usi il sale pari al doppio del peso di quello che si vuole cuocere, io ne ho usati quasi 2 Kg e mezzo.
Ho steso sulla teglia una prima parte di sale con un spessore di circa 1 cm. Una volta adagiata l'orata l'ho ricoperta con il restante sale che su consiglio della zia Stefi Molteni ho inumidito con dell'acqua per renderlo più plasmabile. In verità io mi sono bagnato le mani di tanto in tanto xchè utilizzando del sale integrale questo è già abbastanza umido di suo. Plasmato il sale a forma di pesce "per spaccare e stupire la tavolata"  come consigliato dalla chef l'ho messa in forno caldo a 220 gradi per un 50 minuti. Oltre a questo nessun altro ingrediente, solo il sapore del mare.
Una volta cotta si rompe la crosta di sale, si estrae il pesce, si sfiletta e si serve. 




Buone feste.

lunedì 17 dicembre 2012

Osteria del Delta Torre Abate


Cari Amici, 
Vi aspettiamo nella calda atmosfera dell'Osteria del Delta 
per festeggiare insieme Natale 
o per brindare al Nuovo Anno che arriva.




giovedì 13 dicembre 2012

Birdgarden


Mangiatoie per uccelli divagazioni e note.

Dal libro delle facce colgo questa immagine, una soluzione economica, facile da costruire, da appendere in qualsiasi posto, purchè in un minimo di giardino, e di grande aiuto per i piccoli passeriformi.


La bottiglia in foto e di quelle da mezzo litro e pertanto con una capienza limitata, il mio amico Riccardo ha pensato bene di costruirne una più capiente utilizzando una bottiglia da un litro e mezzo.



Per il mio giardino, piuttosto frequentato nel periodo invernale, da cinciallegre, fringuelli, verdoni, passeri, pettirosso, merlo, codirosso, lui, ho pensato di costruirne una più grande ancora, onde evitare il continuo rifornimento della mangiatoia classica dove, tra l’altro hanno imparato a nutrirsi anche le gazze che creano scompiglio tra i piccoli passeriformi e in più, in poco tempo, si spazzano via tutto. In foto un primo modello.



Che poi ho modificato spostando in basso i tre posatoi – dispenser al fine di renderli utilizzabili fino alla fine dei semini contenuti nella boccia evitando così un frequente rifornimento.


Questa però è ancora più tecnica della mia ed è una buona soluzione per evitare spreco di semini.





Ovviamente però, con una piccola ricerca in rete, ho trovato altre soluzioni non meno interessanti e di facile realizzazione.





Attenzione una volta che si inizia l'alimentazione questa non deve essere sospesa improvvisamente ma mantenuta fino all'arrivo della bella stagione o per lo meno dei primi insetti di cui in genere si nutrono. L'improvvisa mancanza di questa facile fonte di cibo potrebbe essere fatale per i piccoli passeriformi  che di colpo dovrebbero cercare altri siti trofici con un aggravio di stress e spreco di energie indispensabili a loro per affrontare queste rigide temperature notturne. Mi raccomando!
Occhio anche ai gatti, mettete le mangiatoie abbastanza alte e che non siano facilmente raggiungibili dai felini.
Ciao

mercoledì 12 dicembre 2012

Buon Natale

E' difficile di questi tempi augurare buon natale, se penso alla tanta gente senza lavoro, all'instabilità politica ed economica del nostro paese e del mondo intero, al futuro dei nostri ragazzi, eccetra, eccetra, eccetra,  Vi auguro allora per questi giorni, tanta serenità e due minuti di buon umore.
Clicca qui per i miei migliori auguri.

venerdì 30 novembre 2012

Porto Flamingo

Come si dice nel libro delle facce: mi piace !

sabato 24 novembre 2012

NEGRI?… NERI?… DI COLORE?… DI CARNAGIONE!!! Storie di adozioni e pregiudizi

Scritto da Rita Benzoni e Vanni Destro.
Con l’acquisto di questo libro,attraverso l’associazione Mehala alla quale gli autori hanno ceduto tutti i diritti, si va a finanziare la costruzione di un centro medico sanitario e maternità e di alloggi per medici e infermieri nel villaggio di Bilogo, Burkina Faso. I racconti sono ispirati da fatti reali di cui gli autori hanno fatto il possibile per renderli un po’ ironici e di piacevole lettura.
Se pensate che i racconti possano non piacervi ma pensate che il progetto vale comunque la spesa di 10 euro (se offrite di più non si offendono) acquistate il libro anche se poi lo usate solo per pareggiare la gamba di un tavolo sbilenco.

Il libro è disponibile e ordinabile direttamente alla sede di MEHALA a Merate, oppure via email all'indirizzo: cooperazione@mehala.org.

Di seguito un paio di estratti dai racconti contenuti nel libro.  
da CARNAGIONE 

Ginetta e Clara erano amiche d’infanzia.
Coetanee, nate durante la guerra, erano cresciute nella miseria e questo aveva rafforzato l’amicizia e la solidarietà.
A dividersi una patata “merica” tra bambini, in quei tempi di micragna, significava diventare fratelli di sangue.
Ginetta era una donnina esile e minuta mentre Clara era tarchiatella con due polpacci da fare invidia ad un ciclista.
Quando passavano in paese, la prima su una Graziella degli anni ’70 mulinando velocemente sui pedali per inseguire l’olandese da 25 chili sulla quale Clara paonazza spingeva un rapporto lungo, i vecchietti davanti al bar dicevano: “A passa Coppi e Bartali” anche se sul ponte della ferrovia Ginetta doveva scendere e andar su a piedi che non ce la faceva.
Avevano sposato due fratelli, Primo e Giuseppe Padoan, che erano venuti a mancare qualche anno prima per un brutto male, come si dice da queste parti.
Il dottore diceva che era colpa del vino e del fumo, ma se Primo qualche ombra se la faceva, nè lui né Giuseppe avevano mai fumato neppure una cicca, nemmeno quando da ragazzini si vuol sembrare adulti.
Qualcuno indicava quel camino alto alto da cui usciva un fumo giallastro, quando si registrava un altro brutto male, ma un po’ così, abbassando gli occhi, che la società elettrica un po’ di lavoro l’aveva portato in paese, anche Primo ci aveva lavorato, e i tempi erano duri e c’erano figli da crescere e mandare a vivere altrove possibilmente.
Così Ginetta e Clara vivevano sole, adesso che i figli maritati si erano trasferiti in altri posti, e mica si lamentavano.
Avevano lavorato una vita, dopo la quinta elementare.
Clara in campagna tra frutteti e orti, Ginetta , gracilina, aveva “studiato” taglio e cucito, si considerava l’intellettuale delle due e a casa sua non mancavano mai Grand Hotel e Oggi.
Adesso con un po’ di pensione e la reversibilità di quelle dei mariti campavano benino.
Amavano la tombola e farsi due giri di “lissio” al centro sociale della parrocchia o alle sagre quando potevano, ma la loro massima passione era ritrovarsi, con altre aspiranti perpetue, in chiesa a far le pulizie e accudire Don Giosuè, il prete barbuto che aveva fatto per cinque anni il missionario in Africa.
Questo riempiva le loro giornate anche perché era il momento di socializzazione che si traduceva nel ciaccolare degli avvenimenti paesani: i nati, i morti, i separati, eccetera.
E la novità assoluta di quei giorni era che il figlio di Filippo Bosco, un agricoltore che la Clara conosceva bene perché ci aveva lavorato per anni nel periodo dell’aglio, aveva adottato due bambini.
Gianni Bosco, un ragazzo socievole, ma sempre troppo impegnato in politica.
Aveva sposato una moglie foresta e adesso aveva adottato due bambini neri neri.
“Sai Ginetta, sembra siano proprio scuri, ma tanto bellini” – raccontava Clara all’amica – “Io li ho mica visti, ma il fornaio, che va li tutti i giorni, dice che sono simpatici, sorridono sempre e assomigliano anche un po’ al papà”.
“Ma dai Clara, ti pare che possano assomigliare a Gianni se sono negri?” – rispose Ginetta – “Ma lo sai che anche quella cantante, la Madonna, ha adottato dei bambini negri, E anche Bradpitt e l’Angelina mi pare….”
continua…..

da GRIGO 
………
Il bimbo gracile era sempre uno spilungone, dava almeno dieci
centimetri ai suoi coetanei, ma si era irrobustito e si avviava a
diventare, sulle orme del padre, una seconda linea tosta e dinamica.
Così adesso erano li allo stadio intitolato a “Mario Cima
Bersaglieri”, colui che aveva introdotto il rugby in Italia, per la
partita coi cugini padovani che era l’evento clou ogni anno.
L’uomo a cui era intitolato lo stadio era considerato un semidio negliambienti rugbistici polesani.
Una storia da eroe di Jack London, aveva vissuto tra gli anni trenta e
la seconda guerra mondiale in Inghilterra dove aveva fatto i lavori
più disparati: marinaio, muratore, metalmeccanico, minatore,
maniscalco ecc. ecc., aveva esaurito tutti i lavori con la m e nel
frattempo aveva preso due lauree, in medicina e storia dell’arte.
Di lui circolavano leggende stupefacenti
Si raccontava che una volta avesse sollevato un cavallo per
controllare se era ferrato come si deve o che avesse trattenuto a
forza un treno in partenza quel tanto che bastava a far salire i
compagni di squadra in ritardo. ma anche che fosse di un’educazione
squisita e che, dopo aver sconquassato le mischie rivali, si scusasse
con gli avversari con un inchino.
Un mito, insomma, e giocare sotto quell’egida caricava di
responsabilità ed orgoglio e Grigo, così come era stato per Beniamino, se ne sentiva davvero fiero.
L’incontro tra le giovanili anticipava, come consuetudine, quello tra
le squadre maggiori.
continua……



martedì 20 novembre 2012

A presto?

In questo momento (20 novembre 2011 ore 22,10) la petizione di Greenpeace ha raggiunto le 15009 firme.
Ovviamente anch'io ho inviato la mia brava mail firmata, l'ho fatto ieri, e oggi nella mia casella di posta elettronica ho trovato questa risposta inviatami nientedopodimenochè da: Angiolino Alfano o meglio da uno del suo staff.  Ma mi chiedo che abbia risposto a tutti 15009 ?



Oggetto: Sito Angelino Alfano



Grazie per la mail! A presto.



Il responsabile del sito

Davide Tedesco

Grazie per la mail ? A presto ?  
....... di una simpatia unica!

Questi non hanno potuto firmare ....



Seconda esplosione nella miniera di carbone di Pike River, in Nuova Zelanda, dove dal 19 novembre sono intrappolati 29 lavoratori a 160 metri di profondità. 
Dopo l'incidente, avvenuto nella notte del 23 novembre 2011 alle 14:37 (le 4:37 ora italiana), la polizia ha ammesso di non avere più speranze di trovare ancora in vita i minatori. "Crediamo che nessuno sia sopravvissuto e che tutti siano morti" ha dichiarato il portavoce della polizia Gary Knowles. 
I familiari sono stati informati prima dell'annuncio ai media. 

Dalle miniere continuano a fuoriuscire gas tossici: proprio a causa di questi e dell'alto rischio di incendi ed esplosioni nel sottosuolo le squadre di soccorso hanno dovuto posticipare l'avvio delle operazioni. Nelle gallerie erano stati inviati in avanscoperta due robot.
Il responsabile dell'impianto estrattivo, Peter Whittall, ha difeso le misure di sicurezza esistenti nella miniera, affermando inoltre che mai vi si era verificato un evento del genere.

Tra i minatori, di età compresa fra i 17 e i 62 anni, vi sono anche cinque stranieri: due britannici, due australiani e un sudafricano; due loro colleghi erano riusciti a fuggire, raggiungendo per conto proprio la superficie. I parenti dei dispersi, anche degli stranieri, sono tutti sul posto e attendono gli sviluppi. Ma dopo l'esplosione di stanotte la speranza di un altro miracolo come quello dei 33 minatori cileni è ormai sfumata. 

giovedì 8 novembre 2012

Uno al giorno




Comunicato Greenpeace

Per denunciare che il carbone di Enel causa una morte prematura al giorno, questa volta abbiamo prodotto un cortometraggio, "Uno al giorno", interpretato da Alessandro Haber, Paolo Briguglia, Pino Quartullo e Sandra Ceccarelli, regia di Mimmo Calopresti e musica dei Subsonica. 

Se ti stai chiedendo come abbia reagito Enel, sappi che la lettera di diffida dell'azienda è già arrivata puntuale come sempre: ci minacciano legalmente e ancora una volta - invece di rispondere sui contenuti – provano a censurarci.

Guarda e condividi questo corto che Enel vuole censurare. Ci aiuterai a diffondere la nostra denuncia contro il carbone, che uccide il clima e avvelena l'aria che respiriamo.

Giovani protagonisti


Suonata la campana a morto della caccia in deroga


Della serie " Se vi piace sparare agli uccelli, sparate al vostro!"

Addio alla caccia in deroga. Il Dipartimento per le Politiche Europee certifica l'illegittimità della delibera regionale. Zanoni (IdV): “Messa la pietra tombale sulla caccia in deroga 2012-2013. Salvi milioni di uccelli migratori. Trionfo della legalità”.

"La caccia in deroga in Veneto e Lombardia è morta. Sottratti dalle grinfie della lobby dei cacciatori milioni di uccelli migratori, come il fringuello e la peppola, che finalmente sono passati incolumi sui cieli di Veneto e Lombardia. Le Regioni imparino d'ora in poi a rispettare le normative nazionali ed europee". E' il commento di Andrea Zanoni, eurodeputato IdV, alla lettera inviata dal Dipartimento per le Politiche Europee al Presidente della Quarta Commissione consiliare del Veneto sulla caccia in deroga (VEDI SOTTO) che sancisce definitivamente l'illegittimità della caccia in deroga rispetto alle normative europee. "Dopo gli avvisi della Commissione europea, arriva nero su bianco la bocciatura del Ministero italiano".

Zanoni: “La bocciatura del Dipartimento ministeriale si aggiunge nell'ordine a quello del Commissario Ue all'Ambiente Janez Potocnik, della Direzione Generale dell'Ambiente della Commissione europea, del Procuratore della Corte dei Conti di Venezia nonché ai miei solleciti basati su interrogazioni parlamentari e pareri chiesti a Bruxelles. La Regione Veneto ha sbattuto il muso sul muro della legalità e si è vista bocciare la caccia in deroga da tutte le istituzioni nazionali ed europee. Zaia e compagni imparino a rispettare la legge invece che accontentare i pruriti della lobby ingorda dei cacciatori. I cacciatori, poi, prendano atto di pendere essere stati presi in giro da chi andava raccontando loro che la caccia in deroga era legittima e rispettosa delle normative europee”.

BACKGROUND

Il Dipartimento per le Politiche europee italiano ha scritto una lettera al Presidente della Quarta Commissione consiliare del Veneto (VEDI ALLEGATO) sottolineando che il progetto di caccia in deroga presentato dalla Regione comporterebbe "un ricorso alla Corte di Giustizia" e "la comminazione di pesanti sanzioni finanziarie allo Stato membro". A titolo di esempio viene citato che proprio in questi giorni, nel quadro di una procedura di infrazione in materia di ambiente" l'Italia rischia una "sanzione pecuniaria consistente in circa 56 milioni di euro di somma forfettaria e in una penalità di mora di 256.000 euro al giorno". Il Dipartimento prosegue che "le sanzioni comminate finirebbero comminate all'Italia per gravare sul bilancio della Regione Veneto potendo essere oggetto di rivalsa sulla Regione ai sensi dell'articolo 16 bis della Legge 11 del 2005". E poi ancora "va da sé che in tal caso si prospetterebbero evidenti profili di responsabilità individuale erariale dei soggetti cui sia imputabile l'adozione della delibera suddetta".

Comunicato del 06 Novembre 2012

Ufficio Stampa On. Andrea Zanoni



lunedì 5 novembre 2012

No amoli e gnan bagige ...


.... ma gol.

Per la seconda volta in quattro partite.
Oggi 4 a 0 con il Delta 2000 Porto Tolle.
Mattia c'è, serve, difende, segna.

AAA  (Adriese Allievi Alè !!!)


Ciao.


domenica 4 novembre 2012

. . . . . .











Una volta La Ghenga era una raccolta del meglio della satira polesana e un blog con vari contributi letterari e umoristici. 
Adesso è un blog chiuso. 
A Rovigo c'è un cinema chiuso, una libreria chiusa, una pinacoteca chiusa, una serie di sportelli per gli utenti più deboli chiusi. Sono chiusi pure i bagni pubblici. 
A Rovigo mancava solo un blog di satira chiuso. Eccolo qua.

lunedì 22 ottobre 2012


L’Osteria del Delta presso Torre Abate Oasi Naturale,nei giorni 27 - 28 ottobre e 1 -2 -3 - 4 novembre propone i suoi 
“Sapori d'autunno”.

In questi giorni l’osteria offre alla propria clientela un menù particolare a base di funghi, tartufo e altre primizie stagionali della campagna.
· Antipasti:

  • insalata di funghi champignon e carciofini crudi con scaglie di grana;
  • cestino di polenta gratinato con funghi misti e formaggio del pastore.


· Primi piatti:

  • tagliatelle casalinghe ai porcini o al tartufo;
  • mezze lune ai funghi condite con formaggio fuso;
  • cappellacci di zucca condite ai porcini.


· Secondi piatti:

  • brasato di maiale al tartufo con contorno di funghi misti e polenta bianca morbida;
  • crostino ai funghi con uova tartufate;
  • filetto di manzo al tartufo;

Dolci:

  • torta di zucca con uvetta e pinoli;
  • crostata con marmellata di radicchio.

· Vini delle sabbie

Oltre a questo, è sempre possibile degustare le altre specialità dell’osteria come le tagliatelle al farro con pesto di rucola, le tante paste ripiene, le grigliate di maiale, castrato, costate e fiorentine, il baccalà e il somarino in umido, i contorni di stagione e i buonissimi dolci della casa.
E' gradita la prenotazione per agevolare e rendere a voi il nostro miglior servizio, tel. 0533 993568
S.Giustina di Mesola (Ferrara).

I am free.


Trova un lavoro. Vai a lavorare. Sposati. Abbi dei figli. Segui la moda. Sii normale. Stai con i piedi per terra. Guarda la TV. Obbedisci alla legge. Pensa alla pensione.
Adesso ripeti dopo di me :
Io sono libero.

Non solo Delta, Gerhard Richter

Gerhard Richter
a me piace e ci coloro un Po il blog.





mercoledì 17 ottobre 2012

Parole...e immagini in bianco nero


Numero sette, orgoglio Etrusco.


La classe non è acqua e neanche brodo di fagiolo !
La classe è classe.
E di classe questo ragazzo ne ha da vendere, tenetelo d'occhio e in campo temetelo.



Fintina, scarto, difensore a terra, in ginocchio. Biga a sinistra " gnan lo vede", bruciato nello scatto, e poi via verso l'area di rigore ......
Vai Mattiaaaaaaa !!!!


domenica 30 settembre 2012

ADRIA C'E' !

"In ordine alfabetico il comune di Adria è il primo firmatario."

Cento sindaci dichiarano guerra allo spreco

Firmato un decalogo per la Giornata contro lo spreco alimentare. Ogni famiglia butta via 1600 euro di cibo l'anno

Il 29 settembre si tiene a Trieste la prima Giornata contro lo Spreco alimentare, all’interno di una serie di iniziative che rientrano nel calderone della già ribattezzata Waste review. Una montagna di cibi, libri, farmaci vengono infatti ciclicamente buttati via perché inutilizzabili o scaduti o semplicemente non interessano più a nessuno. Ora cento sindaci, guidati da Last Minute Market, vogliono cambiare il mondo attraverso una serie di azioni virtuose che coinvolgeranno le loro amministrazioni, a fronte di una crisi che impone un nuovo paradigma ecologico ed economico e a fronte di uno spreco alimentare che, come fa notare l’ideatore di Last Minute Market Andrea Segrè, vale nel nostro Paese il 2,3 per cento del Pil.



IL DECALOGO DELLE MIGLIORI PRATICHE

L’appuntamento è al Trieste Next, salone europeo dell’innovazione e della ricerca scientifica, con il proposito di mettere intorno a un tavolo 100 sindaci del Nordest e dell’Euroregione per la firma collettiva della Carta Nordest ed Euroregione Spreco Zero. Il documento racchiude un insieme dibest practice basate sulla Risoluzione del Parlamento Europeo dal titolo “Come evitare lo spreco di alimenti: strategie per migliorare l’efficienza della catena alimentare nell’UE”, e sugli obiettivi della campagna di Last Minute Market, avviata a Bruxelles nell’ottobre 2010.


DAL FRIGORIFERO ALLA SPAZZATURA 

Secondo le cifre di Last Minute Market ogni famiglia butta via annualmente l’equivalente di 1600 euro di cibo. Un intero stipendio, nemmeno dei peggiori, destinato ogni dodici mesi a finire nella spazzatura, con una mole di alimenti che passano direttamente dal frigorifero all’immondizia. Senza passare dal via. Perché si compra troppo e il cibo scade, per incapacità di pianificare gli acquisti, perché nessuno mangia più gli avanzi del giorno prima, per mancanza di tempo, che è ormai la risorsa più preziosa e rara, che fa sì che sia meglio fare un salto in rosticceria che mettersi a fare le polpette con i resti della cena precedente. «Più non è uguale a meglio - si legge nel sito - e si può fare meno con meno per una nuova società sufficiente». LMM (acronimo di Last Minute Market) sta per il mercato dell’ultimo minuto, ma anche per il mercato degli ultimi, intesi come gli indigenti, e rientra del resto in tutte quelle iniziative, che hanno iniziato a fare capolino già da anni, orientate a una vita con meno sprechi, più sobria, meno ridondante. La tribù dei minimalisti è sempre più folta, a cominciare dall’autore del libro Vivere con 100 cose, Dave Bruno, che già nel 2008 decise di adattarsi a vivere con soli cento oggetti, raccontando poi in un libro la sua esperienza di vita alternativa e dando vita a un vero e proprio movimento.

L’IMPEGNO  

Il primo firmatario è stato il sindaco di Trieste Roberto Cosolini affiancato dai Governatori del Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo, e del Veneto, Luca Zaia. L’ impegno comprende una serie di iniziative cha vanno dal recupero dei prodotti invenduti, destinandoli ai meno abbienti, alle vendite scontate di generi prossimi alla scadenza, dall'educazione alimentare al cambiamento delle normative che regolano gli appalti pubblici per la ristorazione. Inoltre il patto di Trieste è un impegno a ridurre gli sprechi di acqua, energia, mobilità e comunicazione. Intanto e sempre a proposito di cibo il 19 settembre si è tenuta a Bruxelles la Good Food March, una marcia organizzata per chiedere una Politica agricola comune (Pac) sostenibile ed equa che ha attraversato l'Europa. Agricoltori e attivisti del movimento Slow Food e di gruppi ambientalisti da tutta l'Europa hanno manifestato chiedendo un impegno condiviso e preciso in difesa del cibo e dell’agricoltura, messa in ginocchio dalle multinazionali agricole che stanno anche mettendo a repentaglio l’ambiente.


GENERAZIONE DI SPRECONI

Gesù (o secondo qualcuno la Madonna) era sceso da cavallo per raccogliere un pezzetto di pane e i bambini del Biafra darebbero qualsiasi cosa per un piatto di minestrone avanzato. Erano le frasi ricorrenti con le quali sono cresciute intere generazioni di bimbi, invitati (se non obbligati) a non sprecare e non avanzare mai nulla, mentre le madri riciclavano fino all’ultimo avanzo del frigo, riuscendo oltretutto in veri e propri miracoli culinari, per giunta a costo zero. Questo era il mondo fino a non molto tempo fa, prima del consumismo che ha forgiato le nostre menti al punto da ricoprirci di un superfluo che, secondo il concetto di utilità marginale decrescente caro agli economisti, a un certo punto oltre a non essere più utile è addirittura scomodo. Andrea Segrè ha deciso di fare qualcosa dopo che un suo studente anni fa lo trascinò a vedere una scena di ordinaria quotidianità, là dove arrivano e vengono smistate le merci: chili di prodotti ritirati dal mercato e destinati allo smaltimento con l’unica colpa di essere ammaccati o lievemente danneggiati, ma assolutamente utilizzabili. Mentre là fuori, dietro l’angolo o dall’altra parte del mondo, c’è gente che muore di fame. Segrè ha scritto Il libro nero dello spreco in Italia: il cibo e recentemente, insieme a Luca Falasconi, Il libro blu dello spreco in Italia: l'acqua. Il tema è vasto e intercetta sia l’economia che l’ecologia. Oltre al buon senso, naturalmente

Articolo tratto dal Corriere della Sera. it 

lunedì 24 settembre 2012

La nuvola nera sopra il Po



Pubblicato su 23 settembre 2012 da INFOSANNIO

 
La pianura Padana è, in Europa, una delle zone a più alta concentrazione industriale.
Ha una forma a conca tra le Alpi e gli Appennini e questo favorisce, purtroppo, la raccolta e la stagnazione di polveri inquinanti.
Osservandola dall'alto corrisponde ad una nuvola nera che ha i confini della conca stessa.
Questa nuvola chiusa nella valle del Po e' spessa 500 metri  ed e' composta di sostanze altamente nocive: nitrati, solfati, ozono, anidride carbonica e black carbon (dati CNR).
Il black carbon viene prodotto nei processi di combustione e  particelle ultrafini (nell'ordine di un micron, un milionesimo di metro) estremamente nocive a salute e ambiente.
Si manifesta sotto forma di nube scura che toglie parte dell'irragiamento solare, il 10 % circa, alla pianura Padana e quella parte che non arriva al suolo rimane intrappolata in atmosfera contribuendo al global warming, il riscaldamento globale.
La maggior produzione di inquinanti da combustione deriva da industrie, traffico, riscaldamento e, ovviamente, si verifica durante l'inverso e in periodi di siccita' prolungati.
Si pagano in termini di danni alla salute scelte economiche passate e presenti che non hanno mai considerato fondamentali questi aspetti.
E il problema e' che in uno scenario di sviluppo industriale globale si e' pure ridotta la capacita' di intervenire sul problema
Sarebbe opportuno rivedere ogni decisione economico-energetica valutando con attenzione massima, oltre alle ricadute positive in termini economici, le ricadute negative negli ambiti sanitario e ambientale che, quasi sempre, vanno ad annullare ogni effetto positivo.
A tutto cio' si aggiunge un altro fattore negativo: c'e' sovente la tendenza a tenere stagni i comparti tra situazione e situazione, specialmente a livello istituzionale.
Si tende a fare dei distinguo sulla natura o la portata delle strutture che creano inquinamento, atteggiamento che non giova alla visione complessiva delle cose.
Non è pensabile, ad esempio, dire no ad una centrale a carbone e dire si alle biomasse.
Oppure opporsi alla realizzazione di un cementificio e essere indifferenti se non addirittura favorevoli in merito alla costruzione di un nastro autostradale.
Anche la goccia nel bicchiere già colmo lo fa tracimare.
Una valutazione d’insieme che offra con chiarezza l’mmagine dei vantaggi e dei rischi rispetto a tutto ciò che viene calato sui territori e' condizione minimale per poter iniziare un ragionamento.
Sempre che si voglia ragionare.

Vanni Destro Movimento 5 Stelle Polesine www.movimento5stellerovigo.it

lunedì 17 settembre 2012

103 ....

Mega divertimento oggi alla "Pedalata dei sapori" edizione 2012.
Un mega ringraziamento ai 33 del mio gruppo dei 103 partecipanti.
Bellissima giornata !!!
Ecco alcune immagini  di questi Momenti nel Delta














Qualcuno si è dimenticato questa bici, 
venga a riprendersela per favore ! ! !


 Cari saluti.


sabato 15 settembre 2012

Osteria del Delta Torre Abate

Cari Amici,
in occasione del primo compleanno di Torre Abate Oasi Naturale, siamo con piacere ad invitarvi alla Festa di campagna che si terrà sabato 22 settembre a Santa Giustine di Mesola (FE), presso l'Osteria del Delta.