lunedì 30 agosto 2010

Festival dei gufi 2010

A gentile richiesta dell'amico Marco Mastrorilli ecco il suo "Festival dei gufi 2010"



Altre info su festivaldeigufi.it

domenica 22 agosto 2010

Pedalata dei sapori

Domenica 5 settembre ad Adria
Escursione in bicicletta con degustazioni.



Pedalata nei dintorni della città fino a raggiungere il Po di Venezia, immersi nella campagna adriese abbinando la bellezza del paesaggio ai prodotti dei cortili e della terra.

Si parte dal centro di Adria con gruppi di 20 – 25 partecipanti a intervalli di circa un’ora, accompagnati da una guida naturalistica-ambientale.
Le tappe sono 4: antipasto, primo, secondo e dolce.

Ritrovo mezz’ora prima della partenza.
Partenze ore: 10:00 – 11:00 – 12:00 – 13:00.
Prezzo: € 25,00 a persona
Bambini fino a 4 anni gratuito, da 4 a 12 anni € 15.00
Possibilità noleggio biciclette in loco € 10.00

Solo su prenotazione
(entro il 3 settembre)

Telefono 0426 662304 mail: info@aqua-deltadelpo.com

domenica 15 agosto 2010

Della serie: "Caccia il cacciatore"


Vendetta, tremenda vendetta.

A breve, purtroppo, inizierà la stagione di caccia, scarica il tuo manuale di autodifesa da www.cacciailcacciatore.org

venerdì 13 agosto 2010

L'ENEL deve dare energia agevolata.


NON è il semplice legame di stretta parantela, e cioè essere figli di una stessa madre, che mi porta a registrare in questo mio diario elettronico, la lettera che Luca, mio fratello, ha inviato e visto pubblicato sui vari giornali locali. E' semplicemente perchè sono pienamente d'accordo con lui. Aggiungo, e vorrei così far caprire e ricordare ad altri, che l''etichetta di poveri alluvionati è un primo "scotto" che pagammo nel '51, quando si preferì (con decisioni politiche) allagare il povero Polesine piuttosto che il ferrarese in via di industrializzazione. Successivamente tra gli anni '50 e '60, nel Delta del Po, centinaia di famiglie persero case e terreni per via dell'abbassamento del terreno causato dalle estrazioni metanifere, anche questi come i precedenti alluvionati non furono mai risarciti. Arriva poi nel 1970 fino a giorni nostri la Centrale Termoelettrica di Polesine Camerini che ha dato il poco sviluppo in causa, regalandoci però un bel pò di tumori, oltre che deturpare un paesaggio comune unico e straordinario. Nel frattempo, dal 2005, indisturbati inizaino a trapanare gli scanni del Delta e zone del Basso e Medio Polesine per tirare sotto terra un tubo per il gas dal mare, al largo di Porto Levante, fino a Finale Emilia, leggesi Rigassificatore. A dire il vero con quest'ultimo qualche comune più scaltro degli altri per lo "scotto" è riuscito a farne venire fuori qualcosa, poche migliaia di euro ... nà mancia giusto per il disturbo.
Segue lettera, la foto l'ho rubata dal blog gestito da un certo Erre.

“Chiediamo che chi ha responsabilità politiche, istituzionali o economiche e chi ha a cuore il bene di questa nostra società non ci renda invisibili, chiediamo che la politica diventi qualcosa di più alto e nobile, che si prenda cura delle Donne e degli uomini di questa
terra dormiente, rilanciando un’idea viva di futuro.” ( tratto da una lettera scritta dai lavoratori del presidio Grimeca).

C’è, la soluzione per risolvere il problema dei lavoratori della Grimeca e degli altri lavoratori Polesani c’è, ed è chiara e lampante, davanti agli occhi di tutti, basta guardare verso est, nella direzione da dove nasce il sole..….

Per anni il Polesine ha pagato un grosso tributo, in termini di salute dei Cittadini ed inquinamento ambientale, per produrre quell’energia elettrica che opportunamente sfruttata ha, economicamente, fatto crescere le altre regioni del nord, quindici milioni di kwh produceva annualmente il Polesine utilizzandone per il proprio fabbisogno poco meno di un milione di kwh. Ci siamo per anni accontentati delle briciole elargite dall’enel; è giunto il momento di riscuotere il giusto pagamento per quel sacrificio….
Ora vogliono riconvertire la centrale termoelettrica di Polesine Camerini, vogliono riconvertirla per farla funzionare a carbone, la nostra opportunità per rilanciare l’economia Polesana ed avere un futuro certo non sta nei lavori di riconversione, che dureranno pochi anni e daranno poco lavoro agli operai del territorio, la nostra opportunità non sta nei trenta o forse cinquanta milioni di euro che l’enel elargirà alla Provincia come indennizzo, la nostra opportunità sta nel chiedere all’enel, con gran forza, ENERGIA ELETTRICA A BASSO COSTO per le aziende che vengono ad investire nel nostro territorio, a creare nuove fabbriche, a rilevare quelle in crisi al fine di creare posti di lavoro dignitosi e compatibili con l’ambiente, per noi, per i nostri fratelli più giovani, per i nostri figli ed i nostri nipoti, per il nostro futuro e per la crescita del polesine!
Spetta a voi dunque, che governate questo territorio, riunire tutti i soggetti politici, sociali ed economici in un unico grande progetto, da tutti condiviso, per rendere concreto un piano industriale, in tempi brevi, per uscire dalla crisi economica che ha colpito duramente il nostro territorio.
Abbiate il coraggio di osare, di rompere schemi prefissati, abbiate il coraggio di fare quella politica più “alta e nobile” che i lavoratori e gli abitanti vi chiedono, scrollatevi d’ addosso l’etichetta di alluvionati, sono passati ormai sessant’anni….
a firma di Luca Donà