domenica 28 dicembre 2008

Vai Peggy sei la migliore.


Tzzze, bazzecole, nel New South Wales in Australia c’è Star, un piccolo cane terrier, che ha una particolarità: ama praticare lo «kneeboarding» (un tipo di sci d'acqua in cui si sta in ginocchio) e cavalcare le onde, ben ancorato alla tavola con le sue quattro zampe. Se tutto ciò esce come notizia nel Corriere della sera io nel mio blog posso tranquillamente parlare di Peggy la cagnetta Etrusca che come il suo padrone, ama la moto e la regolarità e per giunta va in giro senza casco. Guai a lasciarla a piedi !!!

Uscita in derapata...



... e via a tutta velocità in rettilineo



... sempre pronta e attenta alle pieghe, a ogni curva la sua.

sabato 27 dicembre 2008

Yes, web can.

Sito denuclearizzato

Possiamo riempire la rete di siti denuclearizzati, spiegano nel loro sito glia utori di queste iniziativa, per manifestare contro l'ipotesi di tornare all'energia atomica in Italia. Si tratta di una campagna informale, un'onda trasversale, che punta a far fiorire migliaia di home page no-nuke. Un'operazione semplice – si tratta solo di scaricare i banner (clicca sul banner) e di inserirli sul proprio sito – che sarà tanto più efficace, quanto più sarà diffusa. Dire no al nucleare è anche un modo per dire sì alle fonti energetiche rinnovabili, all'energia pulita. E' utile sapere che il governo Berlusconi ha deciso per un ritorno del nucleare, con l'obiettivo dichiarato di produrre il 25% dell'energia elettrica dall'atomo. Se l'Italia decidesse di puntare sul nucleare, causa le ingentissime risorse necessarie per sostenere questa avventura, abbandonerebbe qualsiasi investimento per lo sviluppo delle rinnovabili e per il miglioramento dell'efficienza, che sono invece le soluzioni più immediate ed efficaci per recuperare i ritardi rispetto agli accordi internazionali sulla lotta ai cambiamenti climatici, e rinuncerebbe alla costruzione di quel sistema imprenditoriale innovativo e diffuso in grado di competere sul mercato globale, che ad esempio in Germania occupa ormai 250.000 lavoratori. Anche denuclearizzare il web è importante, per cercare di far passare il messaggio della dannosità del nucleare e della sua inutilità per il raggiungimento degli obiettivi di contenimento delle emissioni di gas serra

martedì 23 dicembre 2008

Ritiro Spirituale nel Delta del Po

Si è svolto il 20 e 21 dicembre ’08 nel Delta del Po il IV° Ritiro Spirituale dei “Guerrieri del Salame”.

Mi el Fasolo, el Bel, Sandricchio e Tekila, ci siamo riuniti sabato e domenica 20 e 21 dicembre in uno splendido cascinale sito in una segreta località del Delta del Po, per l’annuale Ritiro Spirituale dedicato al bosgato più noto come maiale. E’ questo un richiamo primordiale e irresistibile, propiziatorio alle imminenti feste, dopo ci si sente meglio e ci si vuole più bene. Impagabile il benessere spirituale che se ne ricava , anche il palato ha la sua giusta soddisfazione.
Omettendo la parte più cruda della scarnificazione della bestia sacrificata, nei suoi 186 kg, riporto alcuni momenti del ritiro.
In questa prima sequenza, una fase del ritiro, l'insaccatura.Dopo aver macinato la carne e conciata con solo sale, pepe, vino e un po’ d’aglio, segue il delicato momento dell’insaccatura. Responsabile dell’operazione è il confratello Fasolo coadiuvato dal confratello Bel e Sandricchio. Io sono il confratello responsabile della legatura, in questo primo anno di partecipazione al ritiro in novizio confratello Tekila ha avuto un ruolo di assistenza generale, ugualmente responsabile, tra cui l’approvvigionamento dei generi di conforto indispensabili nei giorni di ritiro.



Nuovi amici



Un grazie a Franco eccellente tuttofare che ha risolto un guasto tecnico alla macchina tritacarne, un grazie in particolare a Meri per la sua cucina, per la simpatia e per la compagnia che non ci ha fatto mancare e anche per i caffè con la cremina. Franco e Meri per meriti sul campo sono immediatamente entrati a far parte della Confraternita dei Guerrieri del Salame.


Il convivio dei Guerrieri.



Nella giornata di domenica nella meritata pausa pranzo con i confratelli abbiamo degustato le tipiche specialità deltizie dedicate all’evento.Un sobrio menù composto da risottino con pisto, fegato alla veneziana con polenta , polpette di pisto alla brace con pioppini, esse adriese con vino rosso casalingo.
In foto a destra el Bel con la tipica “travesina” da Guerriero.

L'appagamento dello spirito



E in fine l’ultima fase del Ritiro, l’appagamento dello spirito, momento in cui dopo il faticoso impegno i confratelli appendono il loro prodotto e lo contemplano.

Un primo piano dei frutti del Ritiro.

venerdì 19 dicembre 2008

Bone feste e bonin bonano salute e guadagno



Dirò di più, questa sera ho visto una stella cadente.

lunedì 15 dicembre 2008

Red - necked Grebe in the Caleri lagoon of Delta Po


Uno Svasso collorosso nella Laguna di Caleri nel Delta del Po.

Il 12 dicembre la torre di controllo dell’aeroporto Delta del Po nella voce di Menotti Passarella segnala nella lista di discussione di BW Italia la presenza di SEI Strolaghe mezzane (Gavia artica) nella Sacca di Scardovari che stabiliscono così un nuovo record numerico stagionale per l’area.
Nella mattinata di oggi 15 dicembre, nella suggestiva e irreale banchina completamente allagata, di Porto Caleri, nell’omonima laguna, con una pioggia che dio la mandava, ho potuto osservare a distanza ravvicinata (io in auto in 20 cm d’acqua, lui come se niente fosse a un metro dalla banchina) uno Svasso collorosso. In passato ho avuto altre occasioni di osservare con l’uso del cannocchiale questa specie nel Delta del Po, ma mai così vicina e a occhio nudo come oggi, che dire? una rinnovata emozione nel carniere della mia memoria.

Per la cronaca “gli svassi formano uno straordinario gruppo sistematico, quello dei Pocipediformi, che ha origini arcaiche. È curioso e interessante notare come questi uccelli “nati” per vivere unicamente nell’elemento liquido, siano rimasti uguali ai loro antenati fossili pur passando attraverso milioni di anni di sviluppi evolutivi. Le specie di svassi appartenenti a questo gruppo sistematico a diffusione cosmopolita sono venti, mentre quelle che frequentano il territorio italiano sono cinque. Il piccolo e chiassoso tuffetto (Tachybabtus ruficollis) che nidifica in diverse zone umide del Paese tra cui il Delta del Po. Lo svasso collorosso (Podiceps grisegena) che nidifica in Europa principalmente nella zona centro orientale, e lo svasso cornuto (Podiceps auritus) che sono visibili in Italia solo d'inverno e in un numero limitato. Segue poi lo svasso piccolo (Podiceps nigricollis) che è un migratore regolare, svernante ma nidificante irregolare (poche coppie nidificanti nel Delta del Po), e infine, lo svasso maggiore (Podiceps cristatus) che è sedentario, nidificante, (nel Delta del Po nidificante regolare) oltre che migratore regolare e svernante, lo Svasso maggiore il più grande dei nostri svassi”.

Lo status della specie è parzialmente tratto da
Uccelli in Natura
n. 9 - 2008 articolo di Nunzio Grattini "Svasso maggiore: l'elegante signore di stagni e palude" – la foto è tratta dal web.

sabato 6 dicembre 2008

Che mmmale ca semo messi...


Se un altro paletto viene messo da parte della commissione nazionale di Valutazione di Incidenza Ambientale (VIA) davanti alla riconversione a carbone della centrale termoelettrica di Polesine Camerini (Porto Tolle – RO – Delta del Po), in Europa, l’Italia sta facendo una pessima figura, di seguito un articolo tratto dal Corriere della Sera.it, perché tutti sappiano, leggete e diffondete, dato che questa notizia non è stata data da nessuna radio o televisione.

Il nostro paese vince perché continua ad usare i combustibili fossili
Italia finalmente prima al mondo

Ma per la «vergogna ambientale»
Il ministro dell'ambiente Stefania Prestigiacomo accusato di sabotare il pacchetto su clima e energia nella Ue
POZNAN (POLONIA) - L'Italia ha vinto il peggior premio che potesse ricevere alla Conferenza mondiale sul clima in corso a Poznan: il «Fossile del giorno», un'onoreficienza sicuramente un po' goliardica, ma che di fatto rappresenta un attestato di vergogna ambientale. Il «Fossile» ce lo hanno assegnato venerdì sera, e ovviamente non c'era nessuno a ritirarlo, nel corso di una cerimonia seguita da centinaia di delegati e giornalisti di tutto il mondo, punteggiata da cori di disapprovazione. Si tratta di uno stendardo raffigurante un dinosauro che sputa fuoco, simbolo dei Paesi che non sono capaci di affrancarsi dall'uso massiccio dei combustibili fossili.
LA STORIA - Il premio viene spesso accompagnato da un blocchetto di carbone da recapitare al vincitore. Istituto per la prima volta nel 1999, durante la conferenza mondiale sul clima di Bonn, il «Fossile del giorno» viene assegnato quotidianamente a uno o più Paesi che, secondo la giuria, si sono distinti per le loro azioni di disturbo, o addirittura di sabotaggio, al processo negoziale sul clima. Venerdì sera, oltre all'Italia, sono stati premiati anche, al secondo posto ex aequo, Giappone, Australia e Canada, e al terzo posto la Russia. La giuria è composta da diversi rappresentanti del Climate Action Network (CAN), la rete internazionale di oltre quattrocento associazioni non governative che partecipano ai lavori della conferenza.
PRESTIGIACOMO - Ma che cosa ha fatto il nostro Paese per meritarsi il «Fossile del giorno»? «La sua delegazione, in questi primi giorni della conferenza, sembra silenziosa e addirittura inesistente -scrivono nella motivazione i rappresentanti del CAN-. Ma di fatto si sta dando da fare sia a Bruxelles sia a Roma per distruggere il buon esito del processo negoziale di Poznan». Il ministro dell'ambiente italiano Stefania Prestigiamo, in particolare, è accusata dai rappresentanti del CAN di sabotare il pacchetto su clima e energia in discussione alla UE, affermando che gli obiettivi del 20% entro il 2020 (riduzione delle emissioni, aumento dell' efficienza e delle rinnovabili) sarebbero irrealistici e costosi.
GLI UNICI IN EUROPA - «L'Italia è convinta di riuscire a minare alle basi la conferenza di Poznan con i suoi complotti -si legge nella sferzante conclusione delle motivazioni-, tanto che i suoi ministri affermano che prima della prossima conferenza di Copenhagen tutti gli obiettivi dovranno essere ridefiniti. L'Italia è molto intelligente, ma il CAN ha occhi dappertutto. E così, Fossili per voi! ». Nessun commento dalla delegazione italiana che, per altro, in questi primi giorni della conferenza, è rappresentata solo a livello tecnico: il ministro dell'Ambiente con i suoi funzionari arriveranno la metà della prossima settimana. «Il Fossile del giorno è un segnale -commenta la responsabile delle Campagne Internazionali del Wwf Maria Grazia Midulla-. L'Italia con le sue posizioni, è rimasta sola in Europa. Finanche il ministro dell'Ambiente polacco ha dichiarato che il suo Paese perseguirà il taglio del 30% delle emissioni. Ci auguriamo che nel seguito delle trattaive internazionali faremo una figura migliore, anche in vista del ruolo di presidenti del G8».