martedì 25 marzo 2008

SOCIALMENTE PERICOLOSO


All'alba del 30 novembre 2007 gli attivisti di Greenpeace entrano nella centrale a carbone Enel di Brindisi Sud (la più inquinante d'Italia) e aprono striscioni di protesta sul tetto della centrale e sul grande carbonile all'aperto. Per ricordare che il carbone è il nemico numero 1 del clima!
Trascorso un mese, a 12 degli attivisti viene notificato da parte del questore di Brindisi il bando dalla città: dichiarati "socialmente pericolosi" viene loro vietato "di fare ritorno nel comune di Brindisi e frazioni per ANNI TRE". Come se si trattasse di delinquenti abituali, mafiosi, soggetti pericolosi per la sicurezza pubblica.
Greenpeace ha impugnato il provvedimento. Perché questa iniziativa del questore rischia di diventare un grave precedente che limita il diritto di manifestare in modo pacifico.
Eccoli i "banditi" di Greenpeace. Studenti, lavoratori, madri e padri con un "pericoloso" obiettivo comune: difendere l'ambiente e la salute!
Difendi le azioni dirette e non-violente di Greenpeace! Unisciti ai banditi del clima.

Greenpeace chiede ai navigatori della rete di visitare il sito www.greenpeace.it banditi , scaricare il pdf A4 con il messaggio "Anche io bandito/a del clima", scattarsi una foto con il cartello ben in evidenza e inviarla attraverso l'apposito form. Se chi agisce in difesa del clima è ”un bandito vogliamo essere tutti "banditi del clima”!

1 commento:

Anonimo ha detto...

greenpeace... siete dei grandissimi figli di p*****a!!!!
......da parte del figlio di uno che ci lavora in quelle centrali che vi disturbano tanto.
Andate a trovarvi un lavoro serio
invece di fare i delinquenti