martedì 13 marzo 2012

Per la segretaria della Cisl il parco è un ostacolo allo sviluppo piuttosto che un'opportunità,

CENTRALE ENEL PORTO TOLLE (ROVIGO)

I commenti alle dichiarazioni dell'ad Fulvio Conti
"Non c'è fretta per la riconversione a carbone".


Come la pensano, Valeria Cittadin segretaria sindacale, Maria Luisa Rizzato di Sel e l'eurodeputato Andrea Zanoni.

Cisl: Il parco frena e fa perdere lavoro.

Enel non ha fretta di far partire i lavori di riconversione della centrale di Porto Tolle. Valeria Cittadin segretaria della Cisl polesana, si scaglia contro il parco Delta del Po, "legaccio" che negli anni ha fatto perdere possibilità. Per Sel esistono altre forme di sviluppo ecosostenibili che valorizzano il parco. L'eurodeputato Idv Andrea Zanoni è soddisfatto per la decisione di Enel. Preoccupata Federazione della sinistra che sottolinea come il Polesine non abbia mai pensato all'eventualità che la conversione non si facesse
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Rovigo -
All’indomani delle dichiarazioni di Fulvio Conti, amministratore delegato di Enel, sul futuro della centrale di Porto Tolle, fioccano le reazioni da parte dei sindacati e del mondo politico, divisi tra chi ha sempre appoggiato la riconversione, come Valeria Cittadin, segretaria della Cisl polesana, e chi si è sempre pronunciato contrario al carbone, come l'eurodeputato Idv Andrea Zanoni. Tra i contrari c'è anche Sel, che critica duramente la segretaria Cittadin.

"E' veramente triste che Enel "scarichi'" alla politica volontà che probabilmente proprio Enel non riesce a concretizzare - afferma Cittadin -. I segnali dati da Conti sono allarmanti. Senza la riconversione in Polesine le possibilità e i piani B di cui si parla non ci sono e non si vedono".

Cittadin ricorda che il Polesine perde un investimento di 2,5 milioni di euro e senza mezzi termini si scaglia contro l'istituzione del parco del delta del Po, poco importa se è uno dei più suggestivi d'Italia. "Finiamola di riempirci la bocca di parole come turismo e come parco. Ma a quante persone dà lavoro il turismo del parco? Non è stata una bella scelta quella di istituire il parco, dovremmo piuttosto ripensare come fare ad uscire da questo "legaccio" che negli anni ci ha fatto perdere molteplici possibilità".

Parole dure, quelle che Cittadin rivolge anche agli ambientalisti: "Abbiamo una burocrazia che deve essere snellita, abbiamo una energia che deve costare meno: questo serve al territorio italiano e polesano per "crescere". Invece abbiamo la burocrazia ordinaria, abbiamo il parco che frena, abbiamo il veto degli ambientalisti e dei loro ricorsi giudiziari che allontanano sviluppo e investimenti. Potremo continuare a parlare di tutte le riforme del mercato del lavoro, di tutte le potenzialità che abbiamo, ma resteranno sulla carta se non saremo attrattivi".

Se per la segretaria della Cisl il parco è un ostacolo allo sviluppo piuttosto che un'opportunità, per Maria Luisa Rizzato di Sel vale l'opposto: "Questa dichiarazione - afferma - che non riconosce minimamente l'importanza di preservare una importante area naturale attraverso gli strumenti normativi previsti dalla legge, il cui valore è riconosciuto oltre i confini nazionali, ci sembra molto pesante, evidentemente fuori tempo, generica e quindi del tutto ingiustificata".
Secondo l'esponente di Sel, il parco ha un ruolo fondamentale non solo nella conservazione della natura ma anche nel ripensamento di un modello di sviluppo diverso e sostenibile.
E per dare slancio all'occupazione, Sel, come Federazione della sinistra, propone di avviare i lavori di smantellamento e bonifica del sito.

Andrea Zanoni, eurodeputato dell'Idv, plaude il passo indietro di Enel e chiede che il colosso energetico getti la spugna: "La riconversione a carbone è un progetto fallimentare che va abbandonato per sempre. E' basato sulla preistoria energetica per questo non può che naufragare speriamo che la sentenza del Consiglio di Stato aiuti Enel e la Regione a capire che il ritorno al carbone a Rovigo non sta né in cielo né in terra".

Tratto da rovigooggi



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2 commenti:

Fabrizio ha detto...

Beh, l'immagine a fine articolo con il disegno del grande Moebius è da applausi. Bravo Nicola!

Nicola Donà ha detto...

Troppo bella, non conoscevo questo fantastico disegnatore, in ogni caso ci cade a puntino ...
cari saluti e grassie.