giovedì 19 giugno 2008

Conclusioni della seconda giornata della Biodiversità


Svoltasi dal 9 al 11 maggio 2088 nel Delta del Po ecco i risultati.
Ttratto dal sito di WWF Italia.
Durante le due giorni circa cinquanta ricercatori suddivisi in nove gruppi hanno battuto i territori del delta, coordinati dall’ornitologo Fernando Spina, ricercatore dell’Istituto nazionale della Fauna selvatica. Grazie al lavoro dell’equipe sono state censite oltre 100 specie, a conferma dello straordinario patrimonio di biodiversità presente nell’area umida più importante d’Italia. Sono state osservate specie quali il pelobate fosco e la rana di Lataste, due anfibi endemici della Pianura Padana, la vipera comune, il falco cuculo, il falco pellegrino, il fraticello, la ghiandaia marina, numerose specie di aironi: solo alcune delle 139 specie di uccelli che, secondo i censimenti del Parco del Delta del Po dell’Emilia-Romagna, trascorrono qui l’intera stagione invernale.
L’esito della giornata della biodiversità è stato commentato dal responsabile acque WWF Italia Andrea Agapito Ludovici che ha posto l’accento sul problema prioritario della conservazione delle specie ittiche d’acqua dolce: "La varietà dei pesci delle acque salmastre è sostanzialmente la stessa del passato mentre negli ultimi vent’anni i pesci d’acqua dolce hanno subito una vera e propria rivoluzione a causa dell’importazione di specie estranee, come il pesce siluro, che immesse nell’ambiente del delta si sono riprodotte a dismisura, soppiantando in modo drastico i pesci tipici della zona. La salvaguardia dei pesci d’acqua dolce rappresenta una sostanziale priorità di conservazione degli ambienti italiani: i pesci sono importanti indicatori di qualità ambientale e rappresentano gli elementi fondamentali di quella ricchezza, la biodiversità, che si sta riducendo sempre più velocemente in Italia. Per questo una zona umida come il delta del Po è di estrema importanza per la conservazione della natura".
Grande soddisfazione per il successo dell’iniziativa è stata espressa dal direttore di GEO, Fiona Diwan: “Al di là delle molte specie censite ciò che mi soddisfa è di aver riunito ben cinquanta ricercatori di diverse discipline per due giornate di lavoro sul campo. Lo scambio interdisciplinare ci ha consentito di confermare il devastante impatto ambientale che sta subendo il delta del Po, tra cambiamenti climatici e risalita del cuneo salino, delta che è un tesoro di biodiversità da scoprire sempre più per conservarlo.“

Dal mio personalissimo taccuino la lista degli avvistamenti elencati per particolarità della specie, per posto insolito o per numero

3.05.08 1 Falco cucolo,Porto Viro, recuperato ferito e portato al CRAS
5.05.08 8 Mignattini,Boccasette
6.05.08 5 Falco di Palude,Lag. Basson
9.05.08 3 Spatole,Busa Dritta
11.05.08 1 Mignattaio,Busa di Scirocco
13.05.08 1 Spatola Cà Cappellino
14.05.08 1 Falco pellegrino,Boscone della Mesola
15.05.08 3 Fratini,Spiaggia di Caleri
15.05.08 1 probabile Aquila minore Boscone della Mesola
24.05.08 18 Volpoche, Risaie CàMello
25.05.08 6 Albanella minore,tra Tolle e Cà Tiepolo
31.05.08 3 Gru,Cà Mello
31.05.08 5 Falco cucolo,tra Tolle e Cà Tiepolo

In foto Ghiandaia marina fotografata da Marco Basso all'Oasi di Cà mello il 10 maggio durante una delle giornate di ricerca dedicata all'innanelamento di passeriformi nella stazione curata dal Dott. Simone Tenan presso l'Oasi stessa.
Un regalo della natura per la giornata a Lei dedicata.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ciao, ti andrebbe di fare uno scambio link?
Se ti va ti prego di farmelo sapere sul mio blog.

www.crystalstreet.altervista.org

grazie mille, ti aspetto ;)