venerdì 18 luglio 2008

IX Edizione della battuta al fenicottero Comacchio (09-10/07/2008)

Dal sito dell' INFS (Istituto Nazionale Fauna Selvatica) ecco i dati della campagna di inanellamento dei fenicotteri nati nelle saline di Comacchio nel Delta del Po.


Individui catturati: 490
Individui marcati: 366
Individui non catturati: 300
Produttività della colonia per il 2008: circa 790 giovani

IL MARCAGGIO DEI FENICOTTERI

L'applicazione di anelli metallici numerati alle zampe degli uccelli costituisce la più diffusa tecnica per studiare le migrazioni ed è del tutto innocua per gli animali. Uno dei principali limiti di questa tecnica è quello di richiedere una nuova cattura dell'animale o il ritrovamento del suo cadavere per poter produrre un dato informativo.
Questo limite è superabile nelle specie che hanno dimensioni adeguate all'applicazione aggiuntiva di anelli colorati che possono essere letti a distanza con un buon cannocchiale. Il fenicottero, per la sua grossa mole e per le lunghe zampe, è una specie particolarmente indicata per quest'ultima opzione.
SIGLE E COLORI
Gli anelli colorati in uso sui fenicotteri permettono di distinguere i diversi Paesi di origine: anelli blu con la I di Italia all'inizio della sigla vengono usati dal 2000 a Comacchio, anelli rossi provengono dalla Sardegna, arancio dalla Spagna, eccetera.
COME SI CATTURANO
L'unico modo per marcare in gran numero i fenicotteri senza rischiare di traumatizzarli sfrutta la loro abitudine di radunare in 'asili' tutti i piccoli che nascono in una colonia, finché non sono in grado di volare. Poco prima che ciò accada, con una 'battuta' è possibile sospingere il gruppo di giovani fenicotteri, come un gregge di pecore, all'interno di un recinto.
L'asilo originario si ricostituisce prontamente fuori dal recinto, a mano a mano che gli animali vengono rilasciati uno per uno, dopo essere stati marcati e misurati. L'operazione di cattura avviene una sola volta all'anno e dura solo qualche ora.
I fenicotteri inanellati a Comacchio sono stati finora “letti” in circa 4000 occasioni, dalla Turchia alla Mauritania.

Tratto dala sito del Parco del Delta del Po –Emilia Romagna -

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