lunedì 19 novembre 2007

E' come credere alla befana.



Questa notizia è incredibile dall’inizio alla fine, il top è raggiunto con la denuncia a carico di ignoti nel verbale dei vigili. Questi, i vigili provinciali, trovano 580, cinquecentottanta, no una , do, tre , 580 anatre abbattute a fucilate in una valle del delta + otto cacciatori e credono alla tesi del concessionario che afferma “... che a giustificazione dell'eccessivo numero di
capi abbattuti, sia stata portata l'ipotesi che si trattasse di uccelli colpiti dai cacciatori delle lagune libere e poi finiti dentro al perimetro della valle” , nonostante questi …“...i conoscitori delle dinamiche venatorie legate alla meteorologia, come ben sanno anche i vigili provinciali, nelle giornate di bora come ieri, portano gli uccelli a rifugiarsi dentro alle valli circondate da alti argini. Gli appostamenti nelle lagune libere difatti erano pressoché deserti …” ,... zio billy, ... è come credere alla befana.Ma come??? è una barzelletta? non ci posso credere! I vigili trovano 8 cacciatori con 580, ripeto 580 anatre in più, sanno che nelle postazioni libere non c'è nessuno per via della bora, è denunciano degli ignoti???
Aggiungo senza altri commenti questa nota.
Le valli nel comune di porto Tolle sono quattro, in una di queste è avvenuto il fatto, esse sono:
Valle Cà Zuliani (Cà Zuliani -Pila), proprietà Martini, mangimi e alimenti
Valle S.Carlo (Cà Zuliani -Pila)propietà a me sconosciuta
Valle Ripiego (Boccasette), proprietà di un industriale trevigiano
Valle Chiusa (Boccasette), proprietà del gruppo Riello
"... Rimane tuttavia quasi impossibile sapere a chi imputare l'eccesso di capi abbattuti ... "
Saluti e baci.

Dal mitico “Il Gazzettino” di oggi 18 movembre 2007.

Mattanza in valle, 780 anatre abbattute
La Polizia provinciale ha sequestrato ben 580 capi in una azienda faunistico venatoria di Porto Tolle
Operazione in grande stile della polizia provinciale che ieri intorno alle 14.30 in una valle privata del Delta in Comune di Porto Tolle è riuscita a mettere le mani su un ingente quantitativo di anatre abbattute oltre il limite giornaliero consentito.
Ben 580 i capi di anatidi di varie specie sono stati sequestrati dagli uomini del comando provinciale su un totale di 780 uccelli abbattuti. Una giornata di carnieri straordinaria che potrebbe costare cara alla valle, al di là dei 150 euro di sanzione amministrativa elevata a tre degli otto cacciatori perché non avevano segnato i capi sul tesserino. La regola dice che non si possono abbattere più di 25 capi per cacciatore. In tutto quindi non dovevano essere abbattute più 200 anatre. Tra l'altro, a caccia ieri, nella valle teatro dell'episodio, c'era anche lo stesso concessionario e sembra che a giustificazione dell'eccessivo numero di capi abbattuti, sia stata portata l'ipotesi che si trattasse di uccelli colpiti dai cacciatori delle lagune libere e poi finiti dentro al perimetro della valle cadendo. In realtà, i conoscitori delle dinamiche venatorie legate alla meteorologia, come ben sanno anche i vigili provinciali, nelle giornate di bora come ieri, portano gli uccelli a rifugiarsi dentro alle valli circondate da alti argini. Gli appostamenti nelle lagune libere difatti erano pressoché deserti mentre dentro alla valle è stata mattanza. Così i vigili hanno fatto scattare il blitz. Rimane tuttavia quasi impossibile sapere a chi imputare l'eccesso di capi abbattuti e il verbale è a carico di ignoti. Oltretutto gli ospiti presenti in valle erano a posto avendo opportunamente segnato sui tesserini i 25 capi di loro spettanza.
L'episodio comunque non fa altro che confermare le riserve sul liberismo venatorio delle valli private, proprio nel momento in cui si è aperto un duro contenzioso sui vincoli che la Provincia vorrebbe imporre ai concessionari.

1 commento:

Anonimo ha detto...

You write very well.